Thursday, June 28, 2007



Ecco, e' successo.Si e' rotto l'incanto, lasci un lavoro che conosci, che hai creato sudando e soffrendo e non rimane nulla. Non ti danno piu' niente da fare. Li guardi e sono estranei, compresi nel loro lavoro non hanno tempo per te. Paura. Brividi giu' per la schiena. Sensazione sconosciuta: come avere quindici anni e andare al lavoro per la prima volta..peccato che di anni ne hai quarantanove. E se stesse cominciando la discesa ? Chi pensera' alle bambine ?chi mi dara' da lavorare ? Oddio, ti hanno fregato, Oddio non fatemi questo, questo no ! Non toglietemi il lavoro, non toglietemi l'unica dignita' che posso avere ! Paura. Paura. Paura. Il cervello e' vuoto, non so cosa dire o fare.Non mi ricordo niente, e' come se insieme al lavoro mi avessero tolto la testa. Oggi non ho ricevuto nemmeno una e-mail, e soltanto telefonate alle quali dovevo rispondere che non devono piu' chiedere di me. Mi sto uccidendo da solo. Sto cancellando da solo la mia identita'.Stupido, stupido, stupido, non dovevi accettare, non ci dovevi credere, non poteva essere vero, non potevano dare un premio a te. Nessuno ti ha mai premiato perche' doverebbero farlo loro che sono i peggiori che hai mai conosciuto ??Perche' ti sei fidato ? Adesso dovrai scappare via, ricominciare ancora una volta. Mi viene da piangere... forse lo faro', da solo, seduto sul cesso, con la pancia di fuori e l'angoscia di dentro. Diciassette e trentuno, diciassette e trentuno, diciassette e trentuno... non passa il tempo. Fino a due giorni fa non bastava mai, adesso sono sempre le diciassette e trentuno. E quando passa questa mezz'ora ? E domani ? Tutta la giornata quanto durera'? E se mi licenzio ? Ridatemi il lavoro ! RIDATEMI IL LAVORO !!!