Friday, October 10, 2003

Si sente nella casa un passo lieve
a sera tarda, quasi notte,
avanza scivolando nel suo tempo
l'uomo che e' vissuto solo ieri.
S'interroga sul ritmo e sulla frase
conta, misura e ascolta il suono
che deve soddisfare la misura.
Cammina sul suo cuore e sulla vita
non sa se ricordare o far di nuovo,
nasconde tra le righe un segno,
appiglio per ricordi di domani.
Pensieri stretti, rapidi, veloci,
sospetti nella notte, voci.

Si sente nella casa un passo lieve
a sera tarda, quasi notte,
ritorna con la testa alle tue cose
galoppo di sinapsi a mezzanotte
per uomini che vanno a letto e sono soli.

Sunday, September 28, 2003

Purtroppo soffro, e' come se qualcosa si fosse svegliato affamato, un sentimento urgente, invadente, allo stato brado.
Che sorpresa!
Da un lato il piacere di scoprirsi ancora capaci di emozioni, dall'altro la frustrazione dell'impossibile compimento, ogni soddisfazione negata.
Curiosi sviluppi dell'eta' adulta, della maturita'.
Tocca patire.

Friday, June 06, 2003

[6/6/2003 5:13:41 PM | Luigi Aristi]
"concretezza" :
quello che le madri cercano per le loro figlie nei vecchi film o nelle telenovelas, la mia concretezza si estrinseca male, non sono un divertente fantasista dell'amore, sono un grasso signore consumato dai treni e da un desiderio di creativita' anche affettiva che nella realta' non esiste o, se c'e' e' un lusso per pochi fortunati. Bisogna tenere duro e forse imparare a mentire come gli altri, come tutti.

Thursday, March 20, 2003

Sera
La sera sono annichilito.
Mi bruciano gli occhi, desidero solo stare in silenzio,
vestito comodo, con le luci basse.

Quando finisce la corsa ?

Wednesday, March 12, 2003

Sorpresa

Sara' nel futuro a guardare all'indietro, quel passo finale, una svolta imprevista gettata sul vuoto:
un ponte cromato che a specchio riflette migliaia di facce mai fatte e di parole taciute.
Di sotto, il segreto in tumulto gorgoglia sconfitto.

Monday, March 03, 2003

Martello

Come un martello nella testa, continuamente mi si agita qualcosa dentro.
Effettivamente non si tratta di qualcosa di purissimo, inedito o formidabile,
sono semplicemente io che mi rapporto al mondo e ne ricavo emozioni basse,
piu' che di emozioni si tratta di uno stupore rassegnato e preoccupato alla vista
di come possiamo essere diventati, capisco meglio adesso i discorsi sulla necessita'
di mantenere una memoria delle cose, cio' di cui ci siamo scordati non tornera' piu',
mi sembra di correre sul bordo della piscina gridando che quei pomeriggi di pane
e nutella non torneranno piu'..