Tuesday, December 11, 2001

STANCHEZZA

Una stanchezza informe che passa per la testa e si allunga nel collo, sulle braccia, sulle gambe.
Qualcosa di diverso dalla fatica, una sensazione di svuotamento di forze e di pensiero.
Forse un ricostituente potrebbe fare qualcosa, cosa potrei ricostituire ? la serenita' ? la speranza nel futuro ? il mio fisico ?
Ho difficolta' nel mantenere la concentrazione, non sono motivato, paradossalmente non desidero niente di particolare, forse dormire un po' non farebbe male,
una notte intera fino alle dieci del mattino: tutto un sonno, poi una colazione tranquilla leggendo il giornale, doccia, vestiti puliti ed una passeggiata in campagna, sulle colline a respirare l'erba bagnata. Un progetto, un lavoro che mi porta da qualche parte, con un obbiettivo da raggiungere che sia possibile, difficile ma credibile. Sensato.
Niente di tutto questo, solo "frantumazione" dei tempi, dei pensieri e delle cose.. impossibile fare un programma, mantenere una decisione, si resta a disposizione del vento, il vento delle bambine che crescono, del lavoro che non va da nessuna parte, dei treni che non arrivano mai se ci sei sopra e che sono in anticipo se devi prenderli.
Forse devo espiare qualcosa, forse non capisco la mia fortuna e mi lamento a sproposito, forse domani non ci saro' piu' e tutto questo sembrera' una premonizione orribile, il principio di una fine che non conosco.
Forse e' solo sonno arretrato...

Monday, September 17, 2001

Qualcosa e' cambiato per sempre, la data dell' 11 Settembre 2001 segna una svolta, un punto fermo nella mente di tutti.
Nelle immagini degli aerei che, come in un film, entrano nelle Twin Towers di Manhattan c'e' tutto l'orrore che possiamo immaginare, tutta l'impotenza che si prova quando non e' piu' possibile ritornare indietro.
Non e' la solita bomba, non sono le solite frasi di rito che mentre le dici spariscono, questo e' qualcosa che rimane conficcato nella testa, ogni volta che ti muovi, ogni volta che senti una notizia di politica estera che non ti piace e che potrebbe destabilizzare lo status quo attuale.
Il cuore dell'occidente commerciale e' stato attaccato e distrutto, la mano pesante che teneva il timone e' stata ritorta contro il ventre molle e ne ha fatto scempio.
NIENTE SARA' PIU' COME PRIMA.

Thursday, August 09, 2001

IN METRO'

La maglietta dei pokemon su una fiera ragazza di pelle scura, lineamenti scolpiti, occhi profondi, senza illusioni.
Chissa' se l'ha scelta o gliel'hanno regalata, forse la "signora" per cui lavora ha deciso che il figlio non la doveva piu' portare ( LA REGALO ALLA DONNA, SARA' CONTENTA !!) Probabilmente se la "signora" dovesse fare un quarto di quello che fa la "Donna" si farebbe venire l'esaurimento nervoso che si potrebbe curare solo al mare, in albergo, per tre mesi.

Faccia da turco, calzoni puliti, basette affilate, fisarmonica un po' sfiatata ma intonata. Suona in piedi, si specchia nelle porte con una certa soddisfazione e non guarda nessuno, esegue musiche occidentali con improbabili concessioni ad intervalli armonici forse su scale turche, forse per errori della mano destra.
Due fermate. Stop alla musica. Giro d'obbligo con bicchiere di carta e tintinnio di monetine, adesso guarda dritto negli occhi le persone ad una ad una con una espressione che non lascia scampo: LA MIA MUSICA SI PAGA!
Si aprono le porte ... via sull'altro vagone, via dai nostri occhi, via dal nostro imbarazzo colpevole.

Wednesday, August 08, 2001

Piove, Agosto ci fa annusare la fine dell'estate con quell'odore di asfalto umido e l'aria un po' meno gonfia di caldo.
Ombrelli e sandali, canottiere e impermeabili di plastica trasparente, sudore e pioggia ...
Camminare rasente ai muri per non bagnarsi di pioggia acida nel centro di Milano, nascondersi nella pancia del metro' che soffia aria di ieri, dell'altro ieri, respirata da qualcuno che non c'e' piu', mescola di sospiri e sbuffi, colpi di tosse e sigaretta nascosta in cima alla scala.
Calore.

Tuesday, August 07, 2001

E' il sette agosto, Milano si avvia alla desertificazione vacanziera, le boutiques chiudono o si rinnovano, i giapponesi comprano tutto, insomma , tutto si svolge secondo copione, e un'altra estate sta per ripiegarsi su se stessa: esausta, sudata, inconcludente.
Gia' si fanno avanti per le vacanze invernali (!!!!!) non hanno ancora finito di spendere per l'estate e si preoccupano di come farsi fottere in inverno.
Che gente spaventosa, che cultura schifosa, inutile e becera.
Questo apparire bugiardo, illusione di prestigio ostentato dagli abiti che oggi sono a la page e domani obsoleti ... il conto aperto al negozio invece non cambia, sale sempre e scarica brutale sulla carta di credito il costo della stupidita' .
Credo vi meritiate questa truffa, credo non vi sia giustificazione per la vostra nullita' mentale che dovrebbe essere punita con piu' vigore, con piu' cattiveria, almeno con la stessa arroganza che ostentate quando vi pavoneggiate nelle vetrine dei vostri sogni da pirla.

Monday, June 04, 2001

ecco qua, " a new blogger"